“Damascus is the “Stalingrad” of Russian diplomacy. After years of geopolitical withdrawal, Moscow has chosen Syria as a way to revive its image of power in the world. “Not one step back” is the Kremlin’s new strategy, as it was for the Red Army along the banks of the Volga river during World War II. To be more convincing, the Kremlin has simultaneously flexed its muscles by supplying sophisticated […]


Anti-government protests triggered by the tightening of Poland’s strict abortion law took place.

People in many cities again disregarded a virus-control restriction limiting public gatherings to no more than five people. Marches, some of them held in silence, were organized Sunday in the cities of Szczecin, Wroclaw, Krakow, Lodz, but not in the Polish capital of Warsaw, where some 100,000 protested Friday.
Hundreds of thousands of Poles, mainly young, have been protesting daily against the right-wing government and the ruling Law and Justice party since the country’s constitutional court ruled Oct.22 to overturn a provision of Poland’s abortion law that permitted abortions of fetuses with congenital defects.

Erminio, Addio!

14 Oct 2020

Mai avrei immaginato di scrivere questa lettera.

Oggi è un giorno tristissimo per tutti noi.
 Raccolgo questi pensieri tra le lacrime per ringraziarti dello splendido rapporto che abbiamo avuto per due decenni.

 Le nostre frequenti discussioni di politica internazionale al telefono mi hanno arricchito e permesso di crescere professionalmente.
 Quando ci incontravamo una volta l’anno, quel caffé bevuto insieme era il rito canonico che cimentava l’ammirazione reciproca ed il comune amore per il giornalismo e per la verità.
 Non sempre la pensavamo allo stesso modo, ma il piacere di ascoltarci e di confrontarci era superiore a qualsiasi altra cosa. Ed alla fine, comunque, una sintesi la si trovava sempre.

 Che grande professionista che eri, Erminio!

 Ho girato il mondo, ma ho incontrato pochi colleghi con la tua curiosità e la tua capacità di analisi. A volte mi chiedevo come tu facessi dalla redazione di Bellinzona a capire eventi complessi, tanto complicati da intuire persino nei luoghi dove essi avvenivano.

 E che grande persona che eri! Quando avevo un qualche problema, eri in prima fila ad offrirti per aiutarmi. Eri colui che negli immancabili momenti oscuri di questi anni mi davi nuova forza ed entusiasmo.
 Nell’ultimo periodo ti ho sentito ammareggiato per le difficoltà in cui versava il giornale e me ne doleva. Ma una manciata di giorni fa, quando ti ho sentito l’ultima volta, mi è sembrato di capire che intravvedevi un raggio di sole in fondo al tunnel.

 Erminio, volevo dirti che mi mancherai. Rimarrai per sempre nella mia memoria e ti indicherò come esempio di capacità e dedizione ai colleghi più giovani. E che esempio!

 Riposa in pace, tra le tue montagne, amico mio.

gda

Tajikistan’s President Emomali Rahmon has been re-elected with 90 per cent of the votes.
Around 85 per cent of the country’s five million eligible voters handed in their ballots, according to authorities.
Rahmon, 68, has led the mountainous, former Soviet republic bordering China and Afghanistan for nearly three decades.

Kyrgyzstan’s electoral body said it has canceled the results of a disputed parliamentary vote that plunged the Central Asian nation into violence and political chaos. The ex-Soviet nation’s Central Electoral Commission said in a statement that it had “invalidated the election results” which saw parties close to President Sooronbay Jeenbekov score big wins amid accusations of mass vote-buying campaigns.

Fierce fighting erupted in Nagorno-Karabakh, in the Caucasus region. The enclave is recognised as part of Azerbaijan, but has been controlled by ethnic Armenians since a war ended in 1994.
The latest intense fighting began on Sunday with both Armenia and Azerbaijan blaming each other for the escalation.
 Turkey has already declared its support for Azerbaijan, while Russia – which has military bases in Armenia but is also friendly with Azerbaijan – called for an immediate ceasefire.

Karabakh is the Russian rendering of an Azeri word meaning “black garden”, while Nagorno is a Russian word meaning “mountainous”. Ethnic Armenians prefer to call the region Artsakh, an ancient Armenian name for the area.

Navalny in hospital.

21 Aug 2020

Opposition leader Alexei Navalny is in a coma in a Siberian hospital after suffering an apparent poisoning. A hospital representative in the Siberian city of Omsk told the famous blogger is connected to a ventilator and in critical condition. All necessary tests were being taken.
“We suspect Alexei was poisoned with something mixed into his tea. It was the only thing he drank all morning,” Navalny’s spokeswoman Kira Yarmysh wrote on Twitter. “Doctors said that the toxin was absorbed more quickly through hot liquid.” Navalny fell ill during a flight from the Siberian city of Tomsk to Moscow

 Ufficialmente le elezioni sono state vinte da Aleksandr Lukashenko, confermato capo dello Stato per la sesta volta dal 1994 con l’80% dei voti, mentre la sua più acerrima rivale, Svetlana Tikhanovskaja, è stata sonoramente sconfitta, raccogliendo il 10% delle preferenze
 I risultati delle opposizioni, ottenuti grazie ad una conta parallela, affermano esattamente il contrario con il presidente uscente nettamente battuto.
 A Minsk ed in altre città la gente è scesa in strada a protestare. Duri sono stati gli scontri con le forze anti-sommossa. In Bielorussia Russia ed Occidente sono su fronti opposti. Si teme una crisi “all’ucraina”.

Per una manciata di voti, poco meno di mezzo milione di preferenze, il conservatore Andrzej Duda ha vinto il ballottaggio alle presidenziali polacche. Il capo dello Stato uscente ha ricevuto il sostegno del 51,08% degli elettori, mentre il liberale moderato Rafal Trzaskowski il 48,92.
 Se si analizza la cartina del voto si scopre che il Paese slavo è letteralmente spaccato in due: le campagne contro le città; le regioni più arretrate sud-orientali contro quelle centro-occidentali; gli anziani contro i giovani.

Oltre tutti i record o quasi. Con l’approvazione del referendum sugli emendamenti alla Costituzione Vladimir Putin ha la possibilità di rimanere al Cremlino fino al 2036.
 A conti fatti, considerando anche l’intermezzo in cui si era scambiato formalmente il posto di premier con il fedelissimo Dmitrij Medvedev dal 2008 al 2012, l’attuale presidente potrà restare al potere per ben 36 anni.
  Il 74% dei votanti ha detto “sì” al referendum, il 25% “no”. L’affluenza alle urne si è attestata al 65% degli aventi diritto.
 Gli emendamenti alla Costituzione del 1993 sono 206 e toccano 46 articoli. Sono di vario carattere. Politico: alcuni specialisti evidenziano che i poteri presidenziali sono stati ancor più rafforzati (ad esempio: nomina e licenziamento premier e Procuratore generale); per gli ex presidenti immunità e carica da senatore a vita. Istituzionale: nasce definitivamente il Consiglio di Stato (Gossoviet), organo consultivo.
Legale: impossibilità di cedere territori a Paesi stranieri (leggasi questione della Crimea, la penisola contesa con l’Ucraina, o quella delle isole Curili con il Giappone); superiorità della giurisprudenza federale su quella internazionale. Religioso: viene espressa la “fede in Dio”; i matrimoni possono essere contratti solo tra un uomo ed una donna.

 Monday marked exactly 100 years since Polish cardinal Karol Wojtyła, who in 1978 became Pope John Paul II, was born in the southern Polish town of Wadowice.

In a special message to mark the anniversary, President Andrzej Duda said that John Paul II, who led the Roman Catholic Church until his death in 2005 and was declared a saint in 2014, was a “defender of fundamental moral values and the Christian identity of Europe.”

The Polish-born pope “built bridges in a world troubled by divisions and conflicts,” Duda also said.

He added that John Paul II’s “teachings and testimony still touch the hearts and minds of millions of people around the world, providing an inspiration for many religious, social, scientific and cultural initiatives.”

Duda also said in his message that Karol Wojtyła was a man of deep faith who “looked ahead with hope into the future of Poland, Europe and the world.”

While “shaping this future, we will always remember the greatest among us—the pope of freedom and solidarity,” Duda said.

Source: Polish Radio

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