L’EuroSogno e i nuovi Muri ad Est
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Inverno 2005. Il gas russo è bloccato alle frontiere per una disputa tra fratelli ex sovietici. Mezzo Vecchio Continente resta a secco con ripercussioni persino sulla vita quotidiana dei cittadini. Gli europei attoniti pensano di assistere ad un film di un regista dalla ricca fantasia.
La rivoluzione arancione in Ucraina è stata un acceleratore inatteso, che ha messo a nudo la realtà successiva all’allargamento dell’UE ad Est del maggio 2004 e che ha mostrato anche come la Prima Europa, quella dei Quindici, non si attendeva di doversi confrontare con situazioni inimmaginabili. Antiche inimicizie e rivalità sono riemerse dal limbo della storia; l’energia è diventata all’improvviso uno strumento di pressione geopolitica; la Stella polare europea ha sconvolto equilibri secolari.
L’essere o no parte dell’EuroSogno significa nutrire la speranza di creare una società ed un’economia umanamente sostenibili, in un’entità transnazionale libera, democratica e basata sui diritti. Chi è restato al di fuori o ai margini dell’UE spinge ora per partecipare a questo progetto.
Dopo il tribolato primo decennio post sovietico la Federazione russa è riemersa come potenza regionale grazie ad un’incredibile rinascita economica. Mosca non manda più in giro per il mondo militari in uniforme. Le sono sufficienti i colletti bianchi della monopolista Gazprom. Dal rapporto non sempre facile tra i due Poli europei paiono dipendere molte delle chance del Vecchio Continente di restare protagonista nel mondo globalizzato.
L’obiettivo di questo reportage è raccontare la vita di questi alcuni di questi Paesi in vorticoso cambiamento, i percorsi storici seguiti, i mutamenti socio-economici ed affrontare i problemi alle loro radici. In un periodo di duri contrasti fra élite le opinioni pubbliche rischiano di diventare vittime di falsificazioni, strumentalizzazioni e generalizzazioni estreme.
Libro: ISBN 978-88-7980-456-1- Per acquistarlo in contrassegno: invii una e-mail con nome, cognome, indirizzo, numero di telefono alla Greco e Greco editori di Milano E-mail: info@grecoegrecoeditori.it tel. +39-02-58312811. Costo volume euro 15,50 + spese postali.
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INDICE
Introduzione
Bielorussia: in cerca di una propria identità
Un pezzo di Urss non ancora tramontato
Minsk o Mensk o Miensk?
I “fratelli maggiori” russi
La nazione bielorussa
A colpi di referendum
L’uomo della stabilità: Aleksandr Lukashenko
Mass media imbavagliati
«Il diritto di essere informati»
Atmosfera rilassata o paranoia?
Alla periferia del mondo dei sogni
Il mondo dei giovani
Il risveglio spirituale
La lontana Europa
L’orgoglio di un intero Paese: Nadezhda Ostapciuk
La tragedia di Cernobyl’
Il nuovo leader dell’opposizione: Aleksandr Milinkievich
Presidenziali 2006: la beffa
La rivoluzione fallita
La guerra del gas con Mosca. Fine di un’era
In viaggio per Brest
I segreti sovietici del Viskulì
Brest: l’ex porta dell’Urss
Contrabbando al capolinea
Oltre il fiume
Ucraina: il Paese dalle due anime
Leopoli: la popolazione scomparsa
Maledetta zarabatka
Simbolo di persecuzione e spiritualità
La Chiesa unita: lotta per sopravvivere
Guerra di religione
Il “Piemonte” d’Ucraina
Nazionalismo ed incomprensioni
Regionalismi scatenati
Crimea: la penisola “regalata”
Il ritorno dei tatari
La Flotta della discordia
Odessa: la finestra sul mar Nero
Dnipropetrovsk: la città dei potenti
Donbass: sangue e carbone
Cernobyl’: la ferita atomica
Kiev: madre di tutte le Russie
Terre contese
L’eterna transizione degli anni Novanta
La stagione degli scandali
La rivoluzione arancione
Il Maidan
Il braccio di ferro
Il potere arancione
Elezioni, tra spese folli e delusione
La mini-restaurazione
L’indomabile Julija
La guerra del gas
Ciao Mosca!
Euro 2012
Moldova: il confine tra due mondi
Verso un travagliato consumismo
Un’isola latina nel mare slavo
Moldavo, romeno o semplice dialetto regionale
Transizione a tinte chiaro-scure
La guerra di Bacco
Chi4inau: il cuore della Moldova
Transnistria: la repubblica fantasma
Le cause della “questione del Dnestr”
Transnistria: economia criminale?
L’ennesima crisi: «Blokada!»
I fantasmi
Confini sigillati
EUBAM: L’Ue in prima fila
Avventure da emigranti
L’italiano di Tiraspol’
Una cantina da Guinness
Pace fredda
La battaglia delle NGO
La guerra degli idrocarburi
UE: sicurezza energetica
UE-Russia ed il fattore baltico
Lotta senza limiti
Il massacro di Katyn
Andrzej Wajda: Menzogna contro verità
Estonia: tumulti per un monumento
Kaliningrad: tra Hong Kong e Las Vegas del Baltico
Lo Scudo delle discordie
Russia: il ritorno della potenza decaduta
Impero energetico con fragili fondamenta
A rischio depopolazione
Strade insanguinate
Emergenza razzismo
Fragili equilibri ad Est
La difficile transizione post sovietica
Conclusione di un secolo infausto
L’uomo nuovo: Vladimir Putin
La polveriera caucasica
Un decennio di tragedie
Occhio per occhio
Beslan: bambini come carne da macello
Disperazione incontenibile
Cecenia: Il trionfo della pax russa
L’era Kadyrov – Stefan Scholl
Un energico presidente
I rissosi oligarchi
Yukos: la beffa
Gazprom: Il Mostro del gas
L’oro nero del Cremlino
La Russia e gli altri
Luci ed ombre del putinismo
La nuova questione sociale
Autocensura
Il passaggio dei poteri, dicembre 2007
Il giovane delfino: Dmitrij Medvedev
Il peso della storia: Russia come “nation building”
Una tappa significativa: il Sessantesimo
Nessun revisionismo: Sigur Schmidt
L’orrore stalinista
La ricerca storica non si ferma
Ritorno nella comunità spirituale internazionale
Testimonianze: Il Novecento, per fortuna, è finito! Dmitrij Likhaciov
Musulmani di Russia: muftì Gainutdin
Ricordi ceceni di un Omon – Anno 2000
Confusione semi-organizzata – Gennaio 2002: Valerio Batuev
La voce fuori dal coro: Anna Politkovskaja
Cinesi: integrazione intelligente o problemi: Vilja Gelbras
L’economia russa dopo Putin: Rose Gottemoeller. Carnagie
L’Est dell’UE
L’instabilità politica dell’Europa centrale
Polonia: l’era dei gemelli (2005-2007)
Scheletri nella memoria
Chiesa in difficoltà
Trasparenza ad ogni costo
Vescovi: «Non sarà facile e serve tempo»
Dopo Papa Wojtyla
Sulle orme dell’archivio del Patto di Varsavia
L’agognato lavoro
UE, nuovo amore?
Natolin: il futuro abita qui
La sconfitta dei Kaczynki
Sofia: un’adesione sofferta
Conclusione: Accordo o rischio di declino
Dati finali
Rompicapo energia