Cattolici ed ortodossi hanno in comune la difesa del crocifisso e la Russia si è unita all’Italia nel farlo. Come si ricorderà, in marzo, il Consiglio d’Europa ha dato ragione a Roma contro una precedenza sentenza in cui si vietava la presenza del simbolo cristiano nelle scuole della Penisola.
All’ambasciata di Mosca è stata presentata l’edizione russa del libro di Carlo Cardia L’identità religiosa e culturale europea. La questione del crocefisso. “L’idea di far tradurre e pubblicare in russo il volume – racconta l’ambasciatore Antonio Zanardi Landi – mi è stata offerta in occasione del primo incontro con Sua Eminenza il Metropolita di Volokolamsk Hilarion” ed “è stata incoraggiata in seguito da Sua Santità il Patriarca Kirill in occasione della prima udienza che ha voluto concedermi dopo il mio arrivo”.
Nella prefazione in russo il metropolita Hilarion, ministro degli Esteri del Patriarcato di Mosca ha scritto che Kirill ha “giudicato l’operato della Corte un attentato alla comune identità cristiana dell’Europa e ha salutato favorevolmente la decisione delle Autorità italiane di adoperarsi per rimuovere tale affronto”. E poi “l’impegno congiunto degli Stati europei e dei leader religiosi il cui risultato è stato il ristabilimento della giustizia nel caso ‘Lautsi contro l’Italia’, ha dimostrato che i popoli europei sono disposti a difendere la propria identità cristiana”.
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