Architetti e designers in grande spolvero a Mosca. Uno dei suggestivi reparti della mitica fabbrica di cioccolato “Ottobre Rosso”, trasformata in centro studi d’arte contemporanea, è occupata dalla mostra “Architettura integrata. Design e business: un’alleanza strategica per la qualità”.
“E’ evidente – dice Francesco Orofino, consigliere dell’Unione architetti di Roma, – ai moscoviti sembra che i problemi più irrisolvibili nel campo del trasporto si trovino a Mosca, ma a Roma non è da meno il nodo delle infrastrutture e dell’alto affollamento del centro storico. Per questo abbiamo deciso di presentare qui alcuni dei progetti degli architetti Bruno Zevi e Lucio Passarelli, che hanno proposto a fine anni Sessanta di portare parte delle funzioni cittadine oltre i confini di Roma e di collegare le nuove periferie con il centro con strade moderne”. La mostra di materiali di archivio per la creazione della zona nord della “città eterna” è stata presentata l’anno scorso alla Biennale dell’Architettura di Venezia ed ora riproposta qui all’“Ottobre Rosso”.
Affianco, nello stesso reparto si può ammirare una seconda esibizione di manifesti dal titolo “cultura e società”. “Ho scelto – afferma Cristina Chiappini, vice presidente dell’Associazione dei grafici pubblicitari italiani, – i poster seguendo una ben determinata linea, ossia privilegiando quelli di autori che in maniera abbastanza critica guardano ai modi contemporanei di rappresentare esclusivi membri della società, bambini, donne, la violenza”. E c’è davvero di tutto. Una posizione di riguardo in questa esibizione è riservata all’esperienza del centro ricerca per la comunicazione “Fabrica” di Treviso. La scuola di Olivero Toscani è per tutti un punto di riferimento.
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