“Questa è la prosecuzione
dell’isteria anti-russa che ha acquisito una forma cronica”. Così Dmitrij Medvedev ha commentato durante
una riunione del Governo le notizie provenienti da Losanna.
Il primo ministro federale ha ammesso
che in Russia vi sono dei problemi collegati con il doping, ma la decisione del
Wada (l’Agenzia mondiale anti-doping)
va assolutamente contestata. Anche perché così si vanno a colpire
atleti già puniti.
Il ministro degli Esteri Serghej Lavrov parla invece di “lotta senza regole”, mentre la portavoce del suo ministero Marija Zakharova ha puntato il dito contro la “politicizzazione del doping”.
Tutto il mondo sportivo ha reagito negativamente ad una decisione che, però, era nell’aria. Jurij Ganus, capo dell’Agenzia anti-doping federale Rusada, ha ribadito che “lo sport pulito è la sua missione”.
Probabilmente ora gli atleti russi, che vorranno prendere parte alle competizioni internazionali, saranno costretti a dimostrare, con documenti alla mano, di essere estranei alla vicenda doping.
Sui mass media federali ci si domanda poi che cosa ne sarà adesso della partecipazione ai Mondiali del Qatar 2022.
Gda
We are a group of long experienced European journalists and intellectuals interested in international politics and culture. We would like to exchange our opinion on new Europe and Russia.
Comments are closed.