“Damascus is the “Stalingrad” of Russian diplomacy. After years of geopolitical withdrawal, Moscow has chosen Syria as a way to revive its image of power in the world. “Not one step back” is the Kremlin’s new strategy, as it was for the Red Army along the banks of the Volga river during World War II. To be more convincing, the Kremlin has simultaneously flexed its muscles by supplying sophisticated […]


  Fifteen years after the Andijon massacre in Uzbekistan, rights activists have urged the Central Asian country’s leadership to openly investigate the killings of dozens of mainly peaceful demonstrators by security forces and armed soldiers in the eastern city.  The Sweden-based Civil Rights Defenders group said 15 years to the day of the massacre, that no state or army official was held responsible for “brutally” suppressing the civilian protest in the city of Andijon.”

Source: RFE/RL

“Sappiamo e crediamo con forza che siamo invincibili quando siamo insieme. Buona Festa della Vittoria. Urrà”. Così Vladimir Putin ha aperto davanti al Milito ignoto le celebrazioni per il 75esimo anniversario della Fine della Seconda guerra mondiale nella zona europea della Russia.
  A causa del coronavirus molte manifestazioni sono state rimandate. Ma “La parata militare sulla piazza Rossa e la marcia del Reggimento immortale si faranno” ha promesso Vladimir Putin. Sulla stampa è stato scritto che la data scelta è quella del 3 settembre.

Subito dopo il discorso presidenziale sono iniziate le parate aeree. In totale in 47 città con la partecipazione di 660 velivoli.
Le principali sulla Piazza rossa a Mosca, lungo il corso del fiume Nevà a San Pietroburgo e sul porto di Sebastopoli. In queste ultime due località si sono anche tenute esibizioni navali.
 Tutti i canali federali mostrano le varie manifestazioni, documenti storici e film. Su Internet tantissime sono le iniziative. Chiusura con concerti e fuochi d’artificio.

gda

 Poland has marked the 10th anniversary of the plane crash that killed President Lech Kaczynski and 95 others. A large number of Poles, including President Andrzej Duda, suspect that the crash was not caused by pilot error, as concluded in an investigation by Poland’s previous centrist government, but by foul play. “After 10 years, it’s difficult to say anything or predict whether the case can ever be resolved,” said Duda, after visiting Kaczynski’s grave in Krakow. “We don’t have basic evidence, the wreckage is still in Russia, the black boxes are still in Russia.” Poland’s foreign ministry said in a statement that it had renewed demands that Moscow returned the wreckage of the ageing Tupolev aircraft. “There are no provisions in international law that allow Russia to withhold Polish property,” it said.

Russian authorities said that there is no evidence of an explosion on board the plane, as some in Poland allege. Russia’s Investigative Committee said in a statement that crew errors led to the accident. “The aircraft collided with a tree trunk at a height of about 11m,” it said. “As a result of the detachment of part of a wing, the aircraft began to rotate and after a few seconds fell to the ground in an upside down position.”  President Kaczynsky and 95 highest-ranking officials were on their way to commemorate the Katyn massacre. The Katyn forest, alongside Mednoye, Kharkiv, Bykivnia and Kuropaty, is where a terrifying act of mass executions was carried out by the Soviet authorities in the spring of 1940. It took more than 22.000 lives of prisoners of war and imprisoned civilians, members of the country’s elite.

“We have managed to win time and slow down an explosive spread of the disease in the previous weeks, and we need to use that time reserve to the full,” Vladimir Putin said.
 The Russian president has declared that only people employed by essential sectors should work, leaving it to regional authorities to spell out the details. Moscow Mayor Sergei Sobyanin followed up by ordering Muscovites to stay home.
 Russia took early steps to counter the outbreak, closing the borders with China and then barring access to Chinese citizens in February, when China was still the world’s hottest coronavirus spot.

Source: AP

Писатель и политик Эдуард Лимонов скончался на 78-м году жизни из-за осложнений после операции.
 Эдуард Лимонов (настоящая фамилия – Савенко) родился в 1943 году в Харькове. Стихи он начал писать в 15 лет, однако первый роман – “Это я, Эдичка” – опубликовал только в 1976 году и уже в США, куда эмигрировал в 1974 году – как он сам объяснял, из-за давления КГБ.
 В США писатель вступил в социалистическую партию и критиковал местные власти. В 1980 году он переехал во Францию, где поддерживал коммунистическую партию, а в 1987 году получил французское гражданство. В те годы он опубликовал еще семь повестей и романов, а также несколько сборников рассказов.
 После распада СССР он вернулся в Россию и восстановил российское гражданство. Тогда же в России впервые начали издаваться его художественные произведения.
 В 1993 году Лимонов основал Национал-большевистскую партию, которую впоследствии российский суд признал экстремистской организацией и запретил. В 2010 году на ее основе была создана новая оппозиционная партия под названием “Другая Россия“.

 Лимонов был одним из создателей “Стратегии-31” – регулярной акции, которая проводилась по 31-м числам месяцев. Ее участники выступали в поддержку 31-й статьи Конституции России, которая гарантирует гражданам свободу собраний.
  Автор ряда книг, самыми известными из которых считаются «Это я — Эдичка», «Палач», «Иностранец в смутное время».
  Лимонов заключил договор на новую книгу несколько дней перед смерти. Книга называется «Старик путешествует». Она уже написана. Права куплены издательством Individuum.

Источник: BBC

 Il dado è tratto! Vladimir Putin potrà ricandidarsi ancora per due mandati presidenziali dopo il 2024. Questo è il risultato della discussione alla Duma e la successiva approvazione in seconda lettura dei cambiamenti alla Costituzione, che verrà portata al referendum.

 “Vediamo come il mondo cambia – ad un certo punto ha preso la parola inaspettatamente Valentina Tereshkova, prima donna cosmonauta e fedelissima del presidente -. Ovunque tutti i discorsi riguardano Vladimir Putin. La gente è preoccupata di cosa possa accadere dopo il 2024. Dobbiamo cancellare le limitazioni ai mandati presidenziali e concedere la possibilità all’attuale capo di Stato di candidarsi con una nuova Costituzione. Questo sarebbe un fattore di stabilizzazione per la nostra società”.
 A questo punto lo speaker della Duma, Vjaceslav Volodin, ha proposto un’ora e mezza di intervallo per consultazioni con il Cremlino e verificare se tale emendamento potesse essere accettato.
 Alle 15,15 è arrivato in Parlamento Vladimir Putin in persona. “Non c’è voglia di tornare ai tempi dell’Unione Sovietica”, ha risposto ai deputati il capo del Cremlino in merito alla cancellazione dei due mandati presidenziali dalla Costituzione, aggiungendo che nel lungo periodo il Paese “ha bisogno della garanzia che le persone al potere possano essere cambiate regolarmente” e che “una forte Presidenza è assolutamente essenziale”.
 Ma il “reset” dei mandati (ossia azzeramento) con una nuova Legge fondamentale – ha proseguito Vladimir Putin – “sarebbe possibile se la Corte Costituzionale confermerà ufficialmente che tale emendamento non violi le leggi”.

 Subito dopo il capo del Cremlino ha lasciato l’aula, dove è stata messa in votazione la proposta della Tereshkova: 380 i voti favorevoli, 43 contro (i comunisti), un astenuto.

 Le reazioni delle opposizioni riformiste-liberali – non rappresentate alla Duma – sono state assai dure.

Gda

 Denis Shmygal è il nuovo primo ministro ucraino. La Rada, il Parlamento nazionale riunitosi in sessione straordinaria, gli ha concesso la fiducia con un’ampia maggioranza. 291 sono stati i voti a favore. Da tempo il presidente Vladimir Zelensky era insoddisfatto dell’Esecutivo, nato dopo la vittoria alle legislative nel luglio passato dei suoi fedelissimi, ed ha deciso un inatteso rimpasto.
 A metà gennaio il leader ucraino aveva rigettato le dimissioni dell’ora ex premier, il 35enne Aleksej Goncharuk, dopo che alcune sue dichiarazioni polemiche contro l’operato di alti funzionari dello Stato erano giunte con un audio rubato alla stampa. “Credo fermamente – ha sintetizzato Vladimir Zelensky all’apertura della crisi – che il precedente Esecutivo abbia fatto tutto il possibile, ma oggi gli ucraini hanno bisogno di un governo che sappia fare l’impossibile”. Martedì sera, a porte chiuse, il presidente aveva chiesto al quasi sconosciuto vicepremier Shmygal ed ad alcuni nuovi ministri di formare il nuovo governo senza perdere tempo.
  L’Ucraina è in ritardo sul programma delle riforme, soprattutto del settore bancario. Uno dei finanziatori di Zelensky, l’oligarca Igor Kolomoisky, ha impugnato in tribunale la nazionalizzazione (avvenuta nel 2016) di uno dei maggiori istituti del Paese – la PrivatBank – e nega di essere responsabile del buco di 5,5 miliardi di dollari, causa dell’intervento dello Stato.


L’economista 44enne, Denis Shmygal, è originario di Leopoli, dove ha fatto esperienza nell’amministrazione regionale. Nel 2018 ha lavorato per un’azienda energetica dell’oligarca Akhmetov. Shmygal è favorevole alla privatizzazione della terra, alla decentralizzazione, alla riforma fiscale, alla lotta senza quartiere alla corruzione, alla digitalizzazione dello Stato.
Gda

  Un fulmine a ciel sereno, un terremoto dagli esiti poco chiari. La mattinata è iniziata con l’annuale discorso sullo stato della Federazione a Camere unite del presidente Vladimir Putin.
 Il capo del Cremlino ha annunciato a sorpresa l’avvio delle riforme del sistema politico con ben sette emendamenti costituzionali da far approvare al popolo in un referendum, probabilmente entro l’estate.
 Una manciata di ore dopo, quando commentatori ed analisti stavano tentando di comprendere quale fosse il vero gioco di Vladimir Putin, il premier Dmitrij Medvedev con tutto il suo Esecutivo ha deciso di dimettersi come da articolo 117 della Costituzione.


Michail Mishustin

 Dopo ancora un paio di ore il presidente russo ha conferito l’incarico di formare il nuovo governo al capo del Fisco federale, lo sconosciuto Michail Mishustin.
 La sensazione generale è che con questa mossa il presidente russo voglia riformare la politica nazionale in un momento in cui è ancora popolare, nonostante la crisi economica, ed un anno prima delle Legislative del 2021.
 La gente in genere fino ad oggi ha incolpato il premier dimissionario per le difficoltà quotidiane e per l’incapacità del governo di mantenere ordine nelle enormi regioni. Dmitrij Medvedev non ha saputo spendere bene i soldi messi a disposizione, puntano il dito alcuni noti editorialisti, che utilizzano l’aggettivo “inadeguato”.
 Ad onor del vero, l’ex primo ministro sembra attualmente il capro espiatorio della presente stagnazione e di tutto quel che non va in Russia. Sintomatico è il messaggio mediatico che circola sui canali federali, in cui si rammenta che Medvedev è stato presidente dal 2008 al 2012 e capo del governo dal 2012 al 2020. In totale ben 12 anni al potere.
gda

The presidents of Turkey and Russia formally launched the TurkStream pipeline which will carry Russian natural gas to southern Europe through Turkey, part of Moscow’s efforts to reduce shipments via Ukraine.

The pipeline project, stretching 930 kilometers (580 miles) across the Black Sea, reinforces strong energy ties between Moscow and Ankara

 TurkStream directly connects the large gas reserves in Russia to the Turkish gas transportation network, to provide reliable energy supplies for Turkey, south and southeast Europe.

The offshore component of the system consists of two parallel pipelines running through the Black Sea. The pipelines enter the water near Anapa, on the Russian coast, and come ashore on the Turkish coast in the Thrace region, near the town of Kiyikoy (20 Kms from the Bulgarian border).
 Russian gas producer Gazprom will ship about 3 billion cubic meters (bcm) of gas per year to Bulgaria via TurkStream, replacing a route that formerly passed through Ukraine and Romania.

Gazprom shipped about 3 bcm to Greece and about 500,000 mcm to North Macedonia via that route in 2019.

 Russia is building TurkStream in two pipelines, each with an annual capacity of 15.75 bcm. The first pipeline will supply Turkey and the second will extend from Bulgaria to Serbia and Hungary. Bulgaria hopes to be able to make shipments to Serbia by May 2020 and build the whole section by year-end.


Russia and Ukraine have signed a five-year, $7 billion deal on the transit of Russian natural gas to west. About 40 percent of the 200 billion cubic meters (bcm) of gas that Russia has sent to Europe annually has been transmitted via Ukraine’s vast network of pipelines.
 Under the new contract, Kyiv next year is expecting to ship a minimum of 65 bcm, or about 22 bcm less than it did in 2018. Minimum volumes will decrease further to 40 bcm in 2021-24.
 The new deal has a “pump or pay” clause, meaning Russia must pay the minimum gas-transit fee even if it doesn’t pump the contracted volumes through Ukraine.
 The new deal stipulates that “both sides reserve the right to extend the contract for another 10 years” after its expiration.
Also part of the new contract is Russia agreeing to pay $2.9 billion to Ukraine as part of a Stockholm arbitration court ruling, which Moscow did on December 27.
In turn, Naftogaz has promised to release seized assets belonging to Gazprom in Europe and both parties have agreed to drop reciprocal court claims that haven’t concluded and sign an out-of-court settlement.


 Source: rfe/rl.

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