Polonia. Il piano Fiat argomento di scontro alle presidenziali.

18 Jun 2010

 La questione Fiat piomba nella campagna elettorale per le presidenziali di domenica 20 in Polonia. Jaroslaw Kaczynski, candidato conservatore di Legge e Giustizia, ha invitato il governo Tusk ed il ministro dell’Economia Pawlak ad intervenire presso l’Esecutivo italiano. “Se diventerò capo dello Stato – ha sottolineato davanti ai cancelli della Fiat polacca il fratello-gemello del presidente Lech, morto nell’incidente aereo di Smolensk il 10 aprile scorso, – farò sentire la mia opinione su questi argomenti”.

 Jaroslaw Kaczynski ha ricordato che di solito i leader europei si consultano spesso tra di loro sulle questioni più diverse. Varsavia dovrebbe ora far valere, con forza, la propria posizione come in simili occasioni hanno fatto la cancelliera Merkel o il presidente francese Sarkozy in difesa delle proprie aziende nazionali.

 Come risposta, il ministro Pawlak ha annunciato di aver ottenuto assicurazioni dalla Auto Fiat Poland che non vi saranno perdite di posti di lavoro. Stando al piano strategico della società torinese, lo stabilimento di Tychy, il maggiore del gruppo in Europa, perderà – a vantaggio di Pomigliano d’Arco – la produzione della Panda, che, nel 2009 con 298mila unità, ha rappresentato quasi la metà dei modelli usciti (606mila) da questo impianto gioiello di automazione. A Tychy si dovrebbe passare alla produzione della Lancia Ypsilon, che, però, non ha lo stesso mercato della Panda. Lo stesso vale per la Seicento.

 “I politici italiani saranno adesso contenti”, scrive già polemicamente l’autorevole quotidiano Gazeta Wyborcza. La paura che qualcosa vada storto è ben presente tra i sindacati e i lavoratori, ma si ribadisce un secco “no” ad una guerra tra poveri con i colleghi italiani. In passato sull’asse Germania – Belgio si è combattuto lo scontro per l’Opel e su quello franco-romeno lotte sindacali alla Renault-Dacia.

 Se si andrà, come pare, al ballottaggio tra Komorowski e Kaczynski, il 4 luglio, il risultato del voto di Pomigliano d’Arco e le scelte della Fiat saranno argomento terreno di battaglia in Polonia.

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