In Russia sarà estate tutto l’anno. L’ha deciso il presidente Dmitrij Medvedev. Il prossimo autunno il gigante slavo non tornerà all’ora solare. La decisione del giovane capo del Cremlino è stata comunicata ad un incontro con dei giovani scienziati. “Il governo ha già ricevuto istruzioni in merito”, ha annunciato Medvedev. Nel 2010 il leader russo scelse di cancellare due fusi orari nella zona asiatica ed uralica, non preoccupandosi troppo di colpire uno degli orgogli nazionali, ossia quello di essere un Paese con 11 diverse ore. Il problema è che in un mondo globalizzato, che non dorme mai, è pressoché impossibile per il potere centrale avere rapporti con le regioni più orientali. Tra mille mugugni e non poche difficoltà tecniche la quadratura del cerchio è stata trovata.
Adesso la novità dell’ora legale perenne, quindi per Mosca 4 ore costanti di differenza da Greenwich. Tutti gli anni, ha spiegato Medvedev, ci sono problemi di “adattamento collegato con stress e malattie” varie, “vengono messi in difficoltà i bioritmi”. Il cambio d’ora è generalmente utilizzato in gran parte del mondo per il migliore utilizzo della luce solare e per la riduzione della bolletta elettrica.
L’idea presidenziale è sostenuta dalle Ferrovie dello Stato, che non avranno più il problema del passaggio dall’ora solare a quella legale e viceversa due volte l’anno, a marzo e ad ottobre. Di tutt’altro tono sono i commenti dei tanti russi che lavorano con l’Unione europea o viaggiano verso occidente. D’estate rimarranno due ore di differenza, ma d’inverno saranno addirittura tre. I rapporti commerciali potrebbero risentirne, viene evidenziato criticamente. E poi la Russia perderà parte dell’attuale sincronismo con una settantina di Paesi, i più avanzati del pianeta. Il gigante slavo è stato tra i primi nel 1917 ad adottare l’ora legale.
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