Prima grandiosa, roba da raccontare ai posteri. La Russia ha aspettato per ben 6 anni l’inaugurazione del nuovo teatro Bolshoj ed adesso si gusta questo momento. Tutti i potenti del Paese slavo, ad iniziare dal presidente Medvedev, hanno assistito al “Gran galà”, trasmesso anche in diretta televisiva in mezzo mondo, visibile nella capitale su maxischermi oppure sul canale dedicato su “You Tube”.
L’ingresso al teatro è ad invito, ma alcuni biglietti sono stati venduti su Internet a prezzi da capogiro. Sembra che qualcuno sia arrivato a pagare fino a 50mila euro pur di non perdersi la prima e di farsi vedere tra chi conta nell’ex superpotenza.
“Questa per noi è una festa nazionale” ha confessato l’emozionato direttore del teatro, Anatolij Iksanov, che tenta di nascondere il ricordo dei troppi guai passati. Per il restauro non si è badato a spese visto il conto finale salato presentato. Ufficialmente quasi mezzo miliardo di euro se ne sono andati nel mezzo di liti incredibili, polemiche feroci ed inchieste giudiziarie.
Ma ne è valsa la pena, affermano gli esperti. Il Bolshoj, la cui capienza è stata ridotta da 2100 a 1740 spettatori, ha riacquistato l’acustica che aveva nel 19esimo secolo prima di alcuni lavori mal svolti in epoca sovietica. E poi del restauro non se ne poteva fare più a meno. “Quando nel 2005 il teatro è stato chiuso – ha confidato Iksakov – vi erano quasi il 70% di possibilità che l’edificio crollasse”.
Le fondamenta sono state lentamente sostituite, un migliaio di pali in acciaio sono stati piantati per garantire maggiore stabilità. La struttura è dotata di cinque piattaforme mobili e di una profonda area per l’orchestra. Le pareti sono state ricoperte con dei fogli di pino raro, il tessuto rosso delle poltrone è speciale di produzione italiana. Tra le tante curiosità vi è il nuovo lampadario d’oro che pesa due tonnellate.
Insomma, è stato fatto l’impossibile affinché la quadriga di Apollo, simbolo del teatro fondato nel 1776 al tempo di Caterina II, torni a galoppare. E per la prima sono stati scelti “stelle” e ballerini di prima grandezza. Tutto deve essere perfetto.
Il programma di questi mesi di riapertura è denso di appuntamenti di richiamo dal “Boris Godunov” allo “Schiaccianoci”, al “Ruslan e Ljudmila”. La prima compagnia straniera ad esibirsi sarà quella del “la Scala”. I preziosissimi biglietti per il suo spettacolo sono ufficialmente in vendita per 300 euro, ma per essere sicuri di esserci bisognerà aggiungere molte altre banconote.
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