Denis Shmygal è il nuovo primo ministro ucraino. La Rada, il Parlamento nazionale riunitosi in sessione straordinaria, gli ha concesso la fiducia con un’ampia maggioranza. 291 sono stati i voti a favore. Da tempo il presidente Vladimir Zelensky era insoddisfatto dell’Esecutivo, nato dopo la vittoria alle legislative nel luglio passato dei suoi fedelissimi, ed ha deciso un inatteso rimpasto.
A metà gennaio il leader ucraino aveva rigettato le dimissioni dell’ora ex premier, il 35enne Aleksej Goncharuk, dopo che alcune sue dichiarazioni polemiche contro l’operato di alti funzionari dello Stato erano giunte con un audio rubato alla stampa. “Credo fermamente – ha sintetizzato Vladimir Zelensky all’apertura della crisi – che il precedente Esecutivo abbia fatto tutto il possibile, ma oggi gli ucraini hanno bisogno di un governo che sappia fare l’impossibile”. Martedì sera, a porte chiuse, il presidente aveva chiesto al quasi sconosciuto vicepremier Shmygal ed ad alcuni nuovi ministri di formare il nuovo governo senza perdere tempo.
L’Ucraina è in ritardo sul programma delle riforme, soprattutto del settore bancario. Uno dei finanziatori di Zelensky, l’oligarca Igor Kolomoisky, ha impugnato in tribunale la nazionalizzazione (avvenuta nel 2016) di uno dei maggiori istituti del Paese – la PrivatBank – e nega di essere responsabile del buco di 5,5 miliardi di dollari, causa dell’intervento dello Stato.
L’economista 44enne, Denis Shmygal, è originario di Leopoli, dove ha fatto esperienza nell’amministrazione regionale. Nel 2018 ha lavorato per un’azienda energetica dell’oligarca Akhmetov. Shmygal è favorevole alla privatizzazione della terra, alla decentralizzazione, alla riforma fiscale, alla lotta senza quartiere alla corruzione, alla digitalizzazione dello Stato.
Gda
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