Newsweek magazine compiled a list of the 100 best countries in the world to live in according to 5 categories: health, economic dynamism, education, political environment and quality of life. Top 3 include Finland, Switzerland and Sweden.
Estonia ranks 32nd, Lithuania 34th and Latvia 36th. Ukraine takes the 49th place having outrun Russia 51st and Belarus 56th.
Burkina Faso, Nigeria and Cameroon are recognized to be the world worst countries.
Севастополь никогда не входил в состав Крыма и никогда не передавался Украине. Депутат Партии регионов Владимир Зубанов заявил о намерении России отсудить город. Предотвратить такое развитие событий смогла только ратификация соглашения о продлении пребывания Черноморского флота в Севастополе.
Однако в Москве отрицают существование тайных исков. В 2008 году разгорался скандал из-за предложения мэра Москвы Юрия Лужкова вернуть России Севастополь. В феврале 2010 года постоянный представитель России в НАТО Дмитрий Рогозин снова поднял этот вопрос. Он пояснил, что в послевоенное время Севастополь был выведен из состава Крымской области, “потому в списке “подарков” Хрущева Украине он не числится”.
Между тем часть севастопольцев настаивает на возвращении города России.
Статья – День – Киев
63-летний главный редактор крупнейшей польской “Газеты выборчей” Адам Михник:
«В российско-польских отношениях нет симметрии. Россия — великая держава. Польша — страна среднего масштаба в Евросоюзе. Все зависит от того, какие тенденции возобладают в Кремле».
«Партия братьев Качиньских до сих пор была партией национального страха, национального комплекса неполноценности, национальной угрозы. Их идеология сводилась к тому, что все против нас: и русские, и немцы».
«Коморовский? Он консерватор. Либеральный. Католик. Демократ. Ответственный. Стабильный. Нормальный. Но, хотя я буду за него голосовать, он не герой моего романа».
«Лично мне никакое примирение с Россией не нужно. Я всю жизнь считал себя антисоветским русофилом».
«В Польше уже нет истерического отношения к вашей стране. Но кое-что осталось в нашей подкорке. И если такие настроения целенаправленно подогревать, то все это можно разбудить снова — как, кстати, и антисемитизм, и германофобию. Нынешняя Польша — страна успеха»
«С моей точки зрения, присвоение Степану Бандере звания Героя Украины — огромная ошибка Ющенко». Однако «…героизация Бандеры — это не символ возврата нацизма. Это символ поиска Украиной своей национальной идентичности».
«Реальный вызов для России — это не Польша, не Америка и не Западная Европа. Западная цивилизация — это, напротив, ваш натуральный союзник. Ислам и Китай — вот в чем сегодня заключается реальный вызов для России».
Статья Михаил Ростовский Московский Комсомолец № 25378.
Mikhail Rostovsky Moskovskij Komsomolets
The EU does not forget Ukraine. In the same time as Russian President Medvedev was on an official visit to Kiev the European Parliament has approved a EUR 500 million loan to Ukraine to help it overcome the financial crisis.
The European Parliament speaker Jerzy Buzek welcomed the decision of the European Parliament to support Ukraine through a loan facility and declare Ukraine a close strategic partner of the European Union.
“The assistance is provided at a time when the EU is helping to mobilize financing to support the reform of the Ukrainian energy sector, including developing a sustainable solution to Ukraine’s medium-term gas transit and gas payment obligations,” Buzek said.
“Nevertheless, EU macro-financial assistance can only contribute to economic stabilization if the main political forces in Ukraine ensure political stability and establish broad consensus on the rigorous implementation of the necessary structural reforms,” he added.
At the end of April the European Commission gave to Kiev a list of 18 reforms, implementation of which will provide an opportunity to attract additional financial assistance to Ukraine from the EU. The document contains specific activities and possible EU assistance in response to their implementation. The list includes political reforms to ensure macro-financial stability, business climate, energy sector reform, civil aviation and the environment.
Ukrainian President Yanukovich is also hoping to secure a new $19bn credit programme from the International Monetary Fund (IMF) for its struggling economy after ramming through Rada a 2010 budget with a relatively tight deficit target of 5.3 per cent of GDP.
“Russia, as a participant in the G20 and the G8, is ready, as a partner, to advance all issues relating to Ukraine, including International Monetary Fund and World Bank support,” president Medvedev said during his visit.
Russia has stepped pressure on Kiev. The Kremlin is ready to fund a complete overhaul of Ukraine’s gas network if it agreed to the merger between Ukraine’s energy holding Naftogas and Russia’s state gas giant Gazprom. “If the two companies merge, Gazprom can rely on its financial resources to fully modernise Ukraine’s gas transportation system,” said Alexei Miller, the head of Gazprom.
Yanukovich has suggested the European Union should be involved in any talk of a merger. The Ukrainian leader is for the creation of a consortium involving the EU as well as Russia to modernise the ageing pipelines. Energy minister Yuri Boiko said that gas transportation system needs $ 600 million in 2010. The complete modernisation will cost about $ 3bn.
Statement – EU Parliament May 18th, 2010.
Nella speciale classifica dei parlamenti più rissosi al mondo la Rada ucraina è certamente ai primi posti. Fin dal crollo dell’Urss nel 1991 l’ex repubblica sovietica si è lanciata verso il primato assoluto. Ma se fino al Duemila una delle ricorrenti zuffe non faceva notizia adesso tremano i polsi nelle cancellerie occidentali dopo le crisi del gas con la Russia ed il Vecchio continente rimasto a secco.
Alla votazione sul Patto di Kharkiv per la normalizzazione delle relazioni con Mosca, si è raggiunto il massimo. I deputati hanno trovato tessere false per le votazioni, gli scanner pieni di colla e gran parte dell’aula avvolta da una bandiera nazionale come una qualsiasi curva da stadio. Lo speaker della Rada Volodimir Litvin, al suo ingresso, è stato fatto oggetto di lanci di uova marce da parte di membri dell’opposizione “filo-occidentale”, che protestava contro l’allungamento dell’affitto della base navale di Sebastopoli fino al 2042 in cambio di uno sconto da svendita sul prezzo delle forniture di gas russo.
Due inservienti l’hanno protetto con degli ombrelli mentre il malcapitato leggeva l’ordine del giorno e si ripuliva la faccia da un tuorlo rancido con un fazzoletto. Poi è stato il turno del lancio di fumogeni e di una scazzottatura da mille ed una notte, roba da Bud Spencer e Terence Hill, con nasi rotti e fratture tra i deputati. Alla fine della gazzarra, con l’opposizione ormai uscita, 236 sono stati i “sì”. A Mosca, invece, contemporanea ratifica con 410 voti unanimi.
La Rada rispecchia una società spaccata letteralmente in due tra l’ovest mitteleuropeo e l’est russofono con il centro a fare da equilibratore. Nel caso del Patto di Kharkiv è abbastanza diffusa la sensazione che qualcuno a Kiev sia più che altro preoccupato per i propri interessi personali connessi con il poco chiaro mondo del gas ucraino piuttosto che per l’eventuale perdita di sovranità in Crimea.
Nella stessa sessione è stato finalmente approvata la legge finanziaria per il 2010, congelata per mesi a causa della campagna elettorale per le presidenziali di gennaio-febbraio.
Gli osservatori neutrali sono stati sorpresi dalle nuove tecniche di lotta messe in atto dai deputati. In passato, veniva di solito bloccato il presidium della Rada. I parlamentari fisicamente più prestanti formavano un muro umano per impedire il passaggio degli avversari. Iniziava così uno scontro simile ad una specie di tiro alla fune tra decine di energumeni, petto contro petto, con l’obiettivo di buttare fuori gli altri dall’aula. Chi soccombeva faceva sparire i microfoni.
Al Consiglio regionale di Dniepropetrovsk, qualche anno, i fedelissimi dell’attuale presidente Janukovich letteralmente sfondarono porte e mobilia, come una marea impazzita, pur di entrare nell’aula che, nel frattempo, era stata sprangata dagli avversari di turno.
Новый Генплан-2025 по всем показателям идет на рекорд – только финансовая часть исчисляется 400 млрд грн., и это наверняка не окончательная цифра.
Статья – Владимир КАМИНСКИЙ – Комсомольская правда в Украине. 23.04.2010
La prima reazione dell’ex premier Timoshenko e dei nazionalisti ucraini è stata quella di richiedere una riunione d’emergenza del Parlamento, poi fissata in sessione ordinaria per il 27 aprile. Il neopresidente Viktor Janukovich ha, infatti, allungato a sorpresa l’affitto della base navale di Sebastopoli ai russi di altri 25 anni + eventuali opzionali altri 5.
La sua scelta provoca una vera e propria svolta nelle dinamiche geostrategiche dell’intera regione. Per prima cosa, addio alla contestata e controversa adesione del Paese slavo alla Nato, poi messa in archivio del progetto dei neocons Usa, vicini a George Bush jr., di creare un cuscinetto tra Russia ed Europa.
Il precedente Esecutivo ucraino “filo-occidentale” aveva chiarito che Mosca avrebbe dovuto trovare un’altra sistemazione per la Flotta del Mar Ner. Il Cremlino si apprestava a costruire una base vicino a Novorossijsk.
Patto di Kharkiv: Accordo vantaggioso per Kiev, ma conto salato per Mosca
Janukovich rimanda, indirettamente, a metà secolo la spinosissima questione della sovranità della Crimea – penisola “regalata” da Chrusciov all’Ucraina nel 1954 -. Gli abitanti della regione, trovatisi dopo il crollo dell’Urss fuori dalla loro Madrepatria, non vedono oggi di buon occhio il potere di Kiev. Negli anni Novanta si svilupparono movimenti indipendentisti o filo-russi.
In cambio del prolungamento dell’affitto a Sebastopoli fino al 2042 (dal precedente 2017), il leader ucraino ottiene da Mosca 40 miliardi di dollari, di cui 7 nei prossimi 24 mesi in sconti sul prezzo del gas. L’Ucraina, da tempo sull’orlo del default, ha chiesto al Fondo monetario internazionale un nuovo prestito da 12 miliardi di dollari, dopo aver in parte usufruito di un altro, poi congelato da 16,4.
La complessa situazione economica necessita di sacrifici. Al recente vertice sulla proliferazione nucleare di Washington Kiev si era accordata per la consegna del suo plutonio ad uranio arricchito agli Stati Uniti entro il 2012.
Con l’Unione europea in stand-by ad Est e l’avvicinamento della Polonia alla Russia, giustificato soprattutto da ragioni economiche, l’Ucraina rischiava di rimanere fuori dai giochi continentali. Ora passa all’incasso. Janukovich è sempre quel politico che realizzò la maggior privatizzazione del suo Paese. L’asta la fece vincere agli oligarchi locali a scapito dei russi con una perdita per l’Erario locale di una montagna di dollari.
After a deep recession in 2009 Central and Eastern Europe have emerged from the economic crisis but steady growth will be slow to come and unemployment will remain high, the Vienna Institute for International Economic Studies (WIIW) said in a report edited by news agency AFP.
Poland was the only country in the region to post growth in 2009 and it was expected again this year to boost the 10 new EU members’ average, forecast at 1.0 percent after a negative 3.6 percent last year.
But individual figures were less positive: while Hungary, Bulgaria and Romania were expected to post zero-growth in 2010, gross domestic product (GDP) was likely to shrink in Estonia, Latvia and Lithuania, by 1.5 percent, 4.5 percent and 3.0 percent respectively.
WIIW forecast 1.0 percent growth for Czech Republic, Slovakia and Slovenia and 2.5 percent for Poland. “We expect all countries in the region to be growing again only by 2011,” the institute said.
“That growth may accelerate slightly in 2012, but will in general be slower than in the pre-crisis period,” it added.
For next year, WIIW forecast average growth for the 10 new EU member states at 2.8 percent, followed by 3.6 percent in 2012. WIIW also predicted massive growth for non-EU members Kazakhstan, Russia and Ukraine starting this year. However, a prerequisite for growth was a global recovery, prompting increased imports to the region, since rising unemployment would curb private consumption, the institute insisted.
The jobless rate was also expected to peak this year, before falling slowly in the years to come.
A further danger was the effect of Greece’s current problems on the region’s eurozone prospects, the institute said. “That may well cross the plans of the new member states that have based their medium-term economic strategy on the earliest possible adoption of the euro,” it noted.
Верховная Рада назначила народного депутата от Партии регионов Николая Азарова премьер-министром Украины. За это решение проголосовало 242 нардепа, что на 7 больше, чем вошло в состав новой коалиции. Новую коалицию сформировали фракции Партии регионов, Блока Литвина, Коммунистической партии Украины и 13 отдельных депутатов.
Kто вошел в коалицию в частном порядке спикер не назвал. Создание такой коалиции стало возможным после того, как в начале недели Верховная Рада Украины приняла закон, по которому формировать парламентскую коалицию теперь могут не только фракции, но и отдельные депутаты – то есть разрешила вступать в коалицию “тушками”.
В Верховной Раде 5 фракций: Партии регионов (172 депутата), БЮТ (155), блока “Наша Украина – Народная самооборона” (72), Компартии (27), Блока Литвина (20). Четыре депутата являются внефракционными. Всего 450 народных депутатов.
Справка – Николай Азаров
Родился в Калуге (Россия). В 1971 году окончил Московский госуниверситет имени Ломоносова по специальности “геолог-геофизик”. Доктор геолого-минералогических наук (1986 год), профессор (1991 год), член-корреспондент НАН Украины (1997 год).
С 1996 по 2002 года – Председатель Государственной налоговой администрации Украины.
С ноября 2002 по февраль 2005 – Первый вице-премьер-министра, Министр финансов Украины в первом правительстве Виктора Януковича.
После избрания в парламент весной 2006-го возглавлял комитет по вопросам бюджета. 4 августа 2006 года во второй раз пришел в Кабмин Януковича и снова стал Первым вице-премьером, Министром финансов.
С ноября 2007 года – народный депутат Украины VI созыва от Партии регионов. Министр финансов в теневом (оппозиционном) правительстве Януковича.
Список министров
In Ucraina tutto secondo le attese. La coalizione che reggeva il governo Timoshenko si è sfaldata e la premier è stata sfiduciata. 243 su 450 i voti che hanno sancito la fine di uno degli Esecutivi più longevi della storia nazionale.
Contro la Timoshenko hanno votato anche 7 parlamentari del suo blocco, un gruppo facente parte di “Nostra Ucraina” dell’ex presidente Jushenko e 3 indipendenti.
Le consultazioni tra le forze politiche sono febbrili. Bisogna fare presto anche perché la gravissima situazione economica nell’ex repubblica sovietica non lo consente.
Lo scenario parlamentare che appare è assai frammentato, come da tradizione. Servono 226 voti ed il neo capo dello Stato, Viktor Janukovich, ha dalla sua parte 175 seggi del Partito delle Regioni, più i 20 del “blocco Litvin”. Decisivo sarà il ruolo di “Nuova Ucraina” con 72 voti a disposizione. Per legge ci sono 30 giorni per trovare un accordo, altrimenti elezioni anticipate il 30 maggio prossimo. Un’eventualità questa sconveniente soprattutto per i deputati vicini a Jushenko che dalle urne verrebbero penalizzati.
La Timoshenko, che se n’è andata in ferie rifiutando di svolgere persino i compiti di ordinaria amministrazione, ha denunciato manovre sotterranee per far diventare l’ex presidente primo ministro. I due uomini della politica nazionale, tra di loro accordatisi prima delle elezioni di gennaio, l’avrebbero fatta fuori.
“Serve una squadra di professionisti che segua un unico programma”, ha mischiato le carte Janukovich, soppesando ogni singola parola in un’intervista alla tivù russa. Come dire, gli assi in mano li ho ora io, per Jushenko vedremo. La coabitazione tra i due durò un anno, a cavallo tra il 2006 ed il 2007, ma furono numerosi gli screzi.
Fonti del Partito delle Regioni, vincitore delle ultime tre consultazioni, sono certe che una coalizione di governo verrà formata presto. La recente storia passata afferma, però, esattamente il contrario. Il rischio è che inizi la solita “roulette ucraina” fino all’ultimo secondo.
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