Mai avrei immaginato di scrivere questa lettera.
Oggi è un giorno tristissimo per tutti noi.
Raccolgo questi pensieri tra le lacrime per ringraziarti dello splendido rapporto che abbiamo avuto per due decenni.
Le nostre frequenti discussioni di politica internazionale al telefono mi hanno arricchito e permesso di crescere professionalmente.
Quando ci incontravamo una volta l’anno, quel caffé bevuto insieme era il rito canonico che cimentava l’ammirazione reciproca ed il comune amore per il giornalismo e per la verità.
Non sempre la pensavamo allo stesso modo, ma il piacere di ascoltarci e di confrontarci era superiore a qualsiasi altra cosa. Ed alla fine, comunque, una sintesi la si trovava sempre.
Che grande professionista che eri, Erminio!
Ho girato il mondo, ma ho incontrato pochi colleghi con la tua curiosità e la tua capacità di analisi. A volte mi chiedevo come tu facessi dalla redazione di Bellinzona a capire eventi complessi, tanto complicati da intuire persino nei luoghi dove essi avvenivano.
E che grande persona che eri! Quando avevo un qualche problema, eri in prima fila ad offrirti per aiutarmi. Eri colui che negli immancabili momenti oscuri di questi anni mi davi nuova forza ed entusiasmo.
Nell’ultimo periodo ti ho sentito ammareggiato per le difficoltà in cui versava il giornale e me ne doleva. Ma una manciata di giorni fa, quando ti ho sentito l’ultima volta, mi è sembrato di capire che intravvedevi un raggio di sole in fondo al tunnel.
Erminio, volevo dirti che mi mancherai. Rimarrai per sempre nella mia memoria e ti indicherò come esempio di capacità e dedizione ai colleghi più giovani. E che esempio!
Riposa in pace, tra le tue montagne, amico mio.
gda
Tajikistan’s President Emomali Rahmon has been re-elected with 90 per cent of the votes.
Around 85 per cent of the country’s five million eligible voters handed in their ballots, according to authorities.
Rahmon, 68, has led the mountainous, former Soviet republic bordering China and Afghanistan for nearly three decades.
Kyrgyzstan’s electoral body said it has canceled the results of a disputed parliamentary vote that plunged the Central Asian nation into violence and political chaos. The ex-Soviet nation’s Central Electoral Commission said in a statement that it had “invalidated the election results” which saw parties close to President Sooronbay Jeenbekov score big wins amid accusations of mass vote-buying campaigns.
We are a group of long experienced European journalists and intellectuals interested in international politics and culture. We would like to exchange our opinion on new Europe and Russia.